L’unico olio d’oliva veramente raccomandabile, è quello che Ia legge comunitaria Chiama ”Olio d’oliva vergine extra”.

Secondo detta normativa quest’olio deve avere un’acidità inferiore all’uno per cento (1%)

Il tipo denominato Olio d’oliva” è invece una miscela (le proporzioni non sono indicate dalla legge) di olio lampante raffinato e olio d’oliva vergine. Quest’olio ha un’acidità che può raggiungere I’1,5%.

Non vi è quindi dubbio sul tipo di olio da preferire. Ma al di là dei valori chimici quello che conta è Ia provenienza e il tipo di olive impiegate.

Il sapore di un olio del Chianti è molto diverso da quello di un olio di Lucca.

Fortunatamente anche per l’olio si sta sviluppando il gusto della ricerca e gli amanti della grande qualità sono oggi molto numerosi.
Quando erano in funzione i frantoi con le macine in pietra, l’olio che si otteneva si stratificava in tre parti.

Quello più in alto, il migliore, si chiamava ”Paradiso”; lo strato intermedio prendeva il nome di ”Purgatorio”; l’ultimo strato, quelIo che stava in fondo, si chiamava ”Inferno” o olio lampante (cioè da bruciare nelle lampade ad olio).

Oggi non c’è più questa differenza perché tutto il procedimento è in continuo ed automatico. Macchinari modernissimi separano impurità ed acqua con processi di centrifugazione e filtrazione.